Sete 09/2022

La rivista sulla ristorazione dell’impresa Feldschlösschen www.giornalesete.ch Edizione no 9, settembre 2022 Azioni e promozioni esclusive per i clienti ristoratori HITFLASH SANO E SOSTENIBILE IL FAST FOOD DIVENTA FAST GOOD Grandi emozioni nella Escape Room WEBINAR Cercasi disperatamente personale: come affrontare questa situazione tesa GLÜHBIER La nuova Feldschlösschen Glühbier riscalderà i clienti nelle imminenti giornate fredde HITFLASH Le esclusive azioni e promozioni per i nostri clienti della ristorazione

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Aperitivo 3 Care lettrici, cari lettori, i clienti dei Fast Food e dei ristoranti d’asporto vogliono ancora oggi essere serviti velocemente. Tuttavia, sono finiti i tempi in cui la maggior parte delle persone non si faceva scrupolo di ciò che finiva nel loro stomaco. I clienti diventano sempre più esigenti rispetto a tutto il settore della ristorazione – anche ai stabilimenti d’asporto. Anche se veloce, il cibo oggi deve essere sano, oltre che ecosostenibile e, ovviamente, buono se non addirittura raffinato. Riscontro con piacere che molti gestori di Fast Food stanno già soddisfacendo queste nuove esigenze. Oggi, quando non ho tempo di mettermi a sedere comodamente al ristorante e di fare un pasto completo, ho a disposizione una vasta offerta di Fast Food preparato con prodotti locali e sostenibili – panini, spuntini e piatti veloci che soddisfano anche le esigenze di qualità. Quali partner della ristorazione mettiamo a disposizione dei clienti le bevande più adatte ai cibi. Abbiamo un gran numero di prodotti che soddisfano le nuove esigenze dei clienti e che sono quindi perfetti per il settore del nuovo Fast Food. Anche in questo campo puntiamo al successo unitamente ai nostri partner della ristorazione. Arthur Affolter Regional Sales Manager, Ticino Il nuovo Fast Food: veloce e di alta qualità Editoriale Novità&Prodotti Gambrinus Informazioni chiare sulla birra torbida �������������������������������������������Pagina 4 Webinar Cercasi disperatamente personale ����Pagina 5 Glühbier Per le giornate fredde ���������������������������Pagina 9 People&Entertainment Caliente! Nuovi tempi, nuovi concetti ���������������� Pagina 16 Hürlimann Annunciarsi ora per un giro in motorino ������������������������������������������ Pagina 16 Premio del concorso Emozioni nella Escape Room ������������Pagina 21 Mercato&Tendenze Pommery Brut Rosé Apanage Il miglior champagne rosé ����������������� Pagina 25 Claudio Del Principe La caponata è una sinfonia estiva ������ Pagina 28 Sostenibilità I camion elettrici di Feldschlösschen ��������������������������������� Pagina 30 Colofone SETE La rivista sulla ristorazione dell’azienda Feldschlösschen, www.giornalesete.ch Pubblicato da Feldschlösschen Bibite SA, Theophil-Roniger-Strasse, 4310 Rheinfelden, telefono 0848 125 000, www.feldschloesschen.swiss Coordinamento generale Daniela Fernández Responsabile di redazione Daniela Fernández Inserzioni durst@fgg.ch, Daniela Fernández Anno Sedicesimo anno Periodicità Mensile, edito in italiano, tedesco e francese Tiratura Italiano 2000, tedesco 24 000, francese 10000 Redazione, layout, litografia, correzione, traduzione, stampa e spedizione Vogt-Schild Druck AG, Gutenbergstrasse 1, 4552 Derendingen Responsabile progetto Pamela Güller Capo-redazione Marcel Siegenthaler/Textension GmbH Diritti d’autore I contributi contenuti in questa rivista sono protetti da diritti d’autore. Tutti i diritti riservati. Copyright Valeriano Di Domenico, Feldschlösschen, Luiza-Lucia Puiu, iStock, Adobe Stock, Shutterstock, mad. Caricatura: Göldi (Daniel Mangold). Tutte le offerte proposte si rivolgono esclusivamente ai clienti Feldschlösschen del settore business-to-business. Per abbonarsi a SETE e-mail: durst@fgg.ch telefono: 0848 125 000 online: www.giornalesete.ch stampati myclimate.org/01-22-114778 Piatto principale Fast Food diventa Fast Good La ristorazione veloce è in forte ascesa �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� Pagina 10

4 Novità & Prodotti «1876» ricorda gli inizi del birrificio Feldschlösschen. La lager è un omaggio al padre fondatore Theophil Roniger, sempre alla ricerca della migliore ricetta di birra. Durante gli anni di vagabondaggio si era perfezionato nel suo mestiere e, tornato a Rheinfelden, produsse la sua prima birra l’8 febbraio 1876. Ispirandosi all’epoca della fondazione, gli attuali birrai di Feldschlösschen hanno sviluppato la «1876», una birra beverina dal colore ambrato unico e dagli aromi speziati di birra, effervescente all’inizio e delicatamente maltata nel finale. Una carta vincente per la ri- storazione è che «Feldschlösschen 1876» è disponibile anche nell’iconica bottiglia con tappo meccanico. Vino del mese Viognier Baglio di Grisi Feldschlösschen 1876 Bügel KI NO BI Kyoto Dry Gin Birra del mese Gli alcolici giapponesi sono in voga e i gin sono comunque di tendenza. È chiaro: in un buon bar non puòmancare il miglior gin giapponese. Il KI NO BI Kyoto Dry Gin è miscelato con piante naturali giapponesi e distillato di riso di alta qualità secondo il metodo tradizionale Konwa e sviluppa un tasso alcolemico del 45,7% in volume. L'aroma di questo gin premium cristallino comprende note di pepe sansho con freschi sapori di yuzu, seguiti da erbe giapponesi come le bacche di ginepro. Il gusto è fruttato e morbido, con un accento speziato magistralmente posizionato. Il KI NO BI Kyoto Dry Gin non è filtrato a freddo e ha vinto numerosi premi: è perfetto per ogni bar. Superalcolico delmese Vi andrebbe un vino bianco italiano? La cantina Baglio di Grisi sostiene che ognuna delle sue bottiglie racchiude i sapori del sole, della natura e della Sicilia. Il Viognier è prodotto esclusivamente con uve Viognier, per la gioia degli amanti dei vini bianchi secchi. Nel bicchiere presenta un piacevole colore giallo paglierino con dei riflessi verdi. All’olfatto sviluppa profumi e note di mango e d’albicocca dolce. È un vino corposo, ben strutturato e ha un’acidità equilibrata. Il finale ha sentori minerali. Abbinamento perfett o… alla cucina mediterranea e a tapas, oltre che per l’aperitivo. www.bottle.ch Ordinate subito! Ordinate subito! KI NO BI Kyoto Dry Gin 52.50CHF la bottiglia Art.31361, 1×70cl, VP vetro Ordinate subito! Feldschlösschen 1876 Bügel 1.57CHF la bottiglia Art.26889, 20×33 cl, VR vetro Viognier Baglio di Grisi 8.90CHF la bottiglia invece di 9.90 CHF Art.31943, 6×75cl, VP cartone Il mondo sta cambiando e con esso cambia anche il linguaggio. Oggi nei dizionari si trovano nuove espressioni, ad esempio «telelavoro» o «distanziamento sociale», che fino a poco tempo fa non erano conosciute. Anche il mondo della birra sta cambiando. I birrai artigianali stanno inventando nuovi stili di birra e un nuovo linguaggio. Ad esempio, Hazy IPA. Cosa significa Hazy, c’è qualcuno che lo sa? Esattamente: Hazy è una parola inglese e sta per torbido, nebuloso. Quanto a IPA, sta per India Pale Ale. Sono sempre di più gli amanti di questo stile di birra da un paio d’anni. Una Hazy IPA è quindi un’India Pale Ale torbida. Ma c’è di più: è una birra disinvolta, fruttata, fortemente luppolata, cremosa e ricca di sorprese aromatiche. A differenza della classica IPA della costa occidentale degli Stati Uniti, la Hazy IPA proviene dalla costa orientale. Per questo motivo viene anche chiamata East Coast IPA, New England IPA o Vermont IPA. Nel Vermont, questo stile di birra è stato inventato da John Kimmich, il fondatore del leggendario birrificio «The Alchemist». Le Hazy IPA si differenziano non solo per la loro torbidezza dalle più note India Pale Ale, con il loro finale luppolato-amaro-asprigno. Sono più fruttate e meno amare. Alcuni produttori rinunciano persino agli aromi di luppolo amaro nelle Hazy IPA e si affidano piuttosto ad aromi dolci e fruttati, spesso esotici. A proposito, il termine Hazy IPA non è ancora entrato nel dizionario, ma la birra artigianale sì. Il mondo sta cambiando velocemente, e così anche il mondo della birra. Possiamo aspettarci altri grandi stili birrai e nuove espressioni per i medesimi. Gambrinus spiega le espressioni birraie Hazy IPA: informazioni chiare sul nuovo stile birraio hazy I nuovi stili birrai hanno bisogno di nuovi nomi. E questi devono essere caratteristici quanto la birra. Hazy IPA è un ottimo nome per un nuovo stile birraio. Gambrinus fa chiarezza sull’innovazione torbida di provenienza statunitense. Promozione fino a fine dicembre 2022

Novità & Prodotti 5 Webinar di SETE Feldschlösschen #1 2022 Cercasi disperatamente personale La «corsa per il personale» è una delle maggiori sfide che il settore della ristorazione deve affrontare. Questo è stato il tema del più recente webinar di SETE Feldschlösschen. Ha portato suggerimenti per risolvere l’urgenza, e soprattutto una parola ricorrente: apprezzamento! Posti di lavoro attualmente disponibili: 10000. Esercizi che hanno difficoltà a trovare personale: sei su dieci. Aziende costrette a chiudere parzialmente, temporaneamente o completamente per mancanza di personale: una su dieci. Apprendisti che vogliono lasciare il settore dopo la formazione: quasi la metà. All’inizio del webinar di metà maggio, la moderatrice Daniela Fernández ha presentato fatti e cifre che illustrano la sfida che il settore deve affrontare. Il numero di posti vacanti è rimasto alto fino ad oggi. Urs Pfäffli, presidente di GastroZürich, riassume il mercato del lavoro così: «La situazione è tesa.» Perché è così? Certo, gli orari di lavoro irregolari sono una causa spesso citata, così come il livello salariale, che molti percepiscono come troppo basso. Ma durante il webinar è emerso un altro motivo: la mancanza di apprezzamento! «Le persone entrano in un’azienda per il lavoro e i contenuti, e se ne vanno per i dirigenti», ha detto Christoph Clases, psicologo del lavoro. Il partner di AOC di Zurigo ha chiesto di mostrare apprezzamento ai dipendenti e ha avvertito: «L’apprezzamento non è uno strumento, ma un atteggiamento continuo.» Una persona che ha questa filosofia di vita è Oliver Brand che gestisce «My Senses the Bar» a Dübendorf e che durante il webinar ha dichiarato: «Per apprezzamento intendo che come capo faccio lo stesso lavoro dei dipendenti e indosso anche gli stessi abiti da lavoro.» Per lui non vi è dubbio: «Se i dipendenti stanno bene, anche i clienti stanno bene. Siamo una squadra e puntiamo tutti nella stessa direzione.» Visionare il video Qui è possibile trovare il video del webinar (in francese) «È importante introdurre una cultura dell’apprezzamento nell’azienda.» Christoph Clases psicologo del lavoro «La situazione è tesa, dobbiamo rivedere i nostri modelli di lavoro.» Urs Pfäffli presidente di GastroZürich «Se il personale sta bene, anche i clienti stanno bene.» Oliver Brand gestore del bar Urs Pfäffli ha consigliato di valutare nuovi modelli di lavoro come la settimana di quattro giorni. Ma anche per lui l’apprezzamento è un punto centrale: «I ristoratori dovrebbero sforzarsi di offrire un beneficio. L’altro giorno, un gestoremi ha detto di aver affittato un appartamento di vacanza in Spagna per metterlo a disposizione dei suoi dipendenti gratuitamente. Eccellente esempio.» Nonostante la situazione difficile, il webinar ha portato a galla anche molto ottimismo. «La ristorazione è un ambiente vivace, si ha sempre a che fare con le persone e si impara molto. Gli studenti che hanno lavorato nel servizio durante la loro formazione sono entusiasti di questo periodo per tutta la vita. In questo settore vi sono numerose professioni, anche in termini di orari di lavoro», ha dichiarato Urs Pfäffli. E tutti gli hanno dato ragione quando ha affermato: «Si tratta di fare in modo che ognuno trovi il posto giusto.» E inoltre, di coltivare una cultura dell’apprezzamento. DURST WEBINAR FELDSCHLÖSSCHEN

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Novità & Prodotti 7 Il Conte Negroni e il cocktail omonimo Il Negroni è un piacere anche a tarda notte, ma è più spesso ordinato come aperitivo nei ristoranti. Questo classico ha un sapore agrodolce, è equilibrato, semplice e conosciuto in tutto il mondo. Il Campari è indispensabile per un Negroni perfetto, così come il gin e il vermut rosso, preferibilmente Cinzano Rosso. Con la scelta perfetta del gin, è possibile aggiungere quel tocco particolare a qualsiasi cocktail, ad esempio con il Bulldog London Dry Gin, che contiene una dozzina di sostanze botaniche come foglie di loto, longan, coriandolo e semi di papavero. L’innovativo gin nella suggestiva bottiglia nera è distillato quattro volte e garantisce il Negroni perfetto. È interessante il modo in cui il cocktail classico ha preso il suo nome: era il 1919, la prima guerra mondiale era finita, quando il conte Camillo Negroni ordinò il suo americano «un poʼ più forte» al Caffè Casoni di Firenze. Il barista Fosco Scarselli non ci ha messo molto a sostituire la soda con il gin. È così che è nato il Negroni, che deve il suo nome al conte. Le grandi cose sono spesso il risultato di piccole, ma belle occasioni. Ingredienti 3cl Bulldog Gin 3cl Campari 3cl Cinzano Rosso Preparazione Mescolare tutti gli ingredienti in un tumbler con ghiaccio e guarnire con una fetta d’arancia. R I C E T TA Gastro WebReview 2022 Bilancio positivo «Gastro WebReview» della start-up svizzera «re:spondelligent» è l’analisi la più completa sulle valutazioni online dei ristoranti. L’edi- zione 2022, tra l’altro, mostra che l’anno scorso il calo della frequentazione in Svizzera è stato molto meno marcato che in Germania e Austria. Alexander Zaugg, l’autore dello studio, non ha dubbi: «Questo bilancio positivo è dovuto alle misure relativamente moderate adottate dalla politica svizzera nel periodo pandemico del Covid.» Campari 22.50CHF la bottiglia Art.27692, 1×100 cl, VP vetro Bulldog 25.95CHF la bottiglia Art.16079, 1×70 cl, VP vetro Cinzano Rosso 9.95CHF la bottiglia Art.23634, 1×100 cl, VP vetro Ordinate subito! Bevanda del mese Gastro Web Review Qui troverete tutte le informazioni sull’analisi «Gastro WebReview 2022». Acqua frizzante, alcol e aroma di frutta: ecco quì una sintesi degli ingredienti principali di «Hard Seltzer» e «Wine Seltzer». Queste bevande di tendenza pronte da bere stanno diventando sempre più popolari anche nel nostro paese. Tra questi vi sono Pampelmu.se e Pampelro.se, i freschi e fruttati vini frizzanti da Rothenburg nel Canton Lucerna. Pampelmu. se è la combinazione perfetta di vino bianco, acqua fresca svizzera, un pizzico di zucchero d’uva e aromi naturali di pompelmo bianco e rosa. Il tutto genera un gusto rinfrescante, frizzante e delicato. Pampelro.se è la controparte aromatica di Pampelmu.se, ma è completato da aromi di yuzu e da una nota di vino rosso. Questa bevanda di tendenza è caratterizzata da poco alcol e da aromi naturali. www.pampelmu.se www.pampelro.se Attualissimo: Pampelmu.se und Pampelro.se Gusto delicato da Rothenburg Ordinate subito! Pampelmu.se 1.69 CHF la bottiglia Art. 31945, 12 ×25 cl, VP vetro Pampelro.se 1.69 CHF la bottiglia Art. 31960, 12 ×25 cl, VP vetro

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Novità & Prodotti 9 Feldschlösschen Glühbier Un caldo piacere nel freddo inverno I clienti vogliono sempre provare qualcosa di nuovo. La Feldschlösschen Glühbier è nuova e rappresenta la scelta perfetta per le giornate fredde. La Glühbier è speziata, aromatica e viene servita calda. È facile da preparare e altrettanto adatta ad essere bevuta tale e quale o con un goccio di grappa. Il modo migliore per servire questa innovazione è l’elegante tazza per birra calda di Feldschlösschen. Il «vin brûlé» è conosciuto da molti, ma con la «birra brûlé» potrete distinguervi dalla concorrenza e offrire ai vostri clienti esattamente ciò che stanno cercando: un nuovo piacere. La Feldschlösschen Glühbier è speziata e aromatica. La novità calda porta con sé gli odori e gli aromi della stagione fredda: cannella e chiodi di garofano, completati da una fine nota agrumata. Il corpo della Feldschlösschen Glühbier è delicato, leggermente dolce ed estremamente aromatico nel finale. E anche il colore nocciola è un’ode alla stagione fredda. Tazza e materiale promozionale abbinati L’estate è stata calda, ma le giornate stanno diventando sensibilmente più corte e fresche. Ecco perché la Feldschlösschen Glühbier sarà disponibile da metà settembre nella pratica confezione da 10 litri. Sarà inoltre possibile ordinare da metà settembre l’esclusiva tazza per «birra brûlé», che sottolinea l’atmosfera invernale della Glühbier. Per garantire la coerenza dell’intera presentazione della birra calda, è ovviamente disponibile anche il materiale promozionale abbinato (espositori da tavolo, inserti per carte della birra e poster). A proposito: nella tipografia di Feldschlösschen (www. fs-printshop.ch), i ristoratori possono creare il Ordinate subito! Ordinate subito! Feldschlösschen Glühbier 5.10CHF al litro Art.31976, bag in box da 10 litri PR E PA R A Z I ONE S EMP L I C E La preparazione della nuova Feldschlösschen Glühbier è molto semplice e non richiede grandi sforzi. Esistono tre modi per riscaldare la birra: con il riscaldatore di flusso e la pentola per il vin brûlé è possibile spillare subito la birra calda. Ma si adatta anche una pentola tradizionale. Tazza per Feldschlösschen Glühbier 2.95CHF a tazza Art.115153, 12×20 cl proprio materiale pubblicitario su misura per il loro esercizio. La Feldschlösschen Glühbier ha un grado alcolico di 5,5% vol. ed è altrettanto buona se gustata al caldo di una saletta o fuori, sotto il cielo invernale. È piacevole sia liscia che con l’aggiunta di un superalcolico: basta versare 2cl di grappa nella tazza e rabboccare con la Feldschlösschen Glühbier. Si adattano sia rum o Amaretto Disaronno sia Sennebueb Holdrio, Röteli o Frangelico. Si può giocare di fantasia. È arrivata la nuova Feldschlösschen Glühbier. I giorni freddi possono arrivare! Disponibile da metà settembre Riscaldatore di flusso Distributore di bevande calde Pentola tradizionale

10 Piatto principale pubblica ogni anno un apprezzatissimo Food Report. Ha riconosciuto presto l’evoluzione del fast food verso una maggiore qualità e sostenibilità e ha coniato il termine «Fast Nel quotidiano lavorativo, le persone oggi tendono sempre più a cibarsi in modo rapido e semplice. Ma si preoccupano di ciò che mangiano, della provenienza degli alimenti e delle loro ripercussioni sulla salute. Questa è la ragione per cui il fast food classico sta cambiando e si sta reinventando. SETE mostra gli aspetti più importanti del nuovo «Fast Good». Il nuovo fast food Quale chef stellato, Eduard Hitzberger ha ottenuto 18 punti Gault Millau, due stelle della Guida Michelin ed è stato nominato più volte «Chef svizzero dell’anno». Poi si è posto l’obiettivo di rendere la sua cucina sana accessibile non solo a una clientela benestante, ma anche a un vasto pubblico urbano sotto forma di «fast food sano», come definisce la sua nuova cucina. Nel 2009 è stata inaugurata la prima filiale di «Hitzberger» a Zurigo ed è apparso subito evidente che lo chef stellato aveva colto lo spirito del tempo. Oggi ci sono in totale dieci ristoranti e take away «Hitzberger» a Zurigo e Berna. Eduard Hitzberger è un pioniere del nuovo fast food, ma non l’unico rappresentante. Oltre ai singoli ristoratori innovativi, anche catene come «Hans imGlück» e «Holy Cow!» propongono un fast food sano, leggero ed ecosostenibile. Ayrton Rodriguez e Lothar Linsmayer con il loro «Astro Fries» a Basilea e Gjendrim Asllani con il suo «Asllanis Corner» a Interlaken (v. pagina 13) sono solo due esempi tra moltissimi che lo dimostrano. Hanni Rützler è la più rinomata esperta di tendenze alimentari dei paesi germanofoni e Cibo veloce, ecosostenibile e sano «Solo perché è veloce, non deve per forza essere cibo cattivo.» Hanni Rützler, esperta di tendenze alimentari Good». Anche il «cibo veloce» è diventato «più sano e diversificato». «Solo perché è veloce, non deve per forza essere cattivo», ha dichiarato al Neue Zürcher Zeitung. Anche la «Snackification», la tendenza a consumare diversi piccoli pasti al giorno, sta cambiando il classico fast food. Secondo Hanni Rützler, anche l’aspetto della salute è in primo piano. Le verdure non hanno più un ruolo secondario nel piatto e hanno conquistato un posto importante anche nei fast food. Cosa conta La tendenza verso un fast food sano ed ecosostenibile ha acquisito ulteriore slancio a causa della pandemia da coronavirus ed è caratterizzata da attributi che si applicano a tutta la nutrizione. Cibo sano: il nuovo fast food non è più unto e pesante, ma leggero e sano. Per gli hamburger, la carne proviene direttamente dalla fattoria, il panino è integrale e il tutto è abbinato a verdure fresche. Fatto in casa: chi vuole distinguersi dalla concorrenza, produce tutti gli ingredienti da sé. E la bevanda veloce giusta Tanti prodotti perfetti per il nuovo fast food Pregiate e leggere, ecosostenibili e dal gusto accattivante: Feldschlösschen ha le bevande giuste nei contenitori giusti per accompagnare il nuovo fast food. Feldschlösschen Zitrone e Feldschlösschen Apfel 0.0%, ma anche il mosto d’uva Adam+Uva sono esempi della produzione svizzera, tra i tanti prodotti regionali. Sebbene la tendenza sia la regionalità, sono richiesti anche prodotti esotici come i tè mate di El Tony. Oppure gradite un po’ di alcol con il vostro fast food? USZIT soddisfa tutti i desideri, compresi quelli di ecosostenibilità, perché la birra svizzera si impegna a preservare la foresta svizzera. Inoltre, esistono molte birre leggere e bevandemiste su base di birra, tutte a basso contenuto alcolico. In qualità di partner dell’industria della ristorazione, Feldschlösschen osserva e analizza attentamente i cambiamenti sociali. Ciò consente al Una selezione di bevande adatte al fast food. più grande rivenditore di bevande della Svizzera di identificare tempestivamente le tendenze e di fornire ai propri clienti le bevande giuste. Questo vale anche per il trend dei fast food di alta qualità.

Piatto principale 11 Alimenti locali: sempre più apprezzato è ciò che cresce nelle vicinanze. I produttori locali acquistano sempre più importanza. Coltivazione ecologica: l’agricoltura rigenerativa cerca di rigenerare il suolo e la biodiversità. Indipendentemente dall’etichetta bio, i prodotti così coltivati sono in aumento. Evoluzione: l’hamburger ha lasciato dietro a sé l’immagine malsana e unta del passato. Da tempo, inoltre, fa parte del repertorio standard dei ristoranti attenti all’ecosostenibilità e all’equilibrio alimentare. In catene come «Hans im Glück» svolge un ruolo di primo piano, naturalmente anche in versione vegetariana e sempre più spesso vegana. Cibo vegetariano e vegano: anche nei moderni fast food vige la regola: se devi mangiare carne, che sia buona. I piatti vegetariani e vegani vengono ordinati sempre più spesso. A base vegetale: la tendenza dell’alimentazione a base vegetale è in continuo sviluppo. Finora i prodotti di origine animale sono stati sostituiti da prodotti di origine vegetale come alghe, frutta, funghi e soia. Ora, al posto della soia, si utilizzano semi di anguria, zucca, fagioli mung o semi di canapa. Senza glutine: nei fast food si pone sempre più l’accento sulle alternative per i soggetti allergici. I piatti senza glutine sono solo un esempio. Gli additivi dovrebbero essere generalmente evitati. Senza plastica: va da sé che i fast food dovrebbero essere ecosostenibili. Questo vale anche per la ristorazione. Anche chi mangia veloce non vuole inquinare l’ambiente con la plastica. Il meglio del fast food: un hamburger di quinoa, fagioli, spinaci e mais in un panino integrale. Fare del bene, e farlo sapere ai clienti! Non dimenticarsi dello storytelling Sempre più ristoranti si riforniscono di verdure, frutta e carne, ma anche di prodotti esotici locali, bevande e molto altro ancora da produttori regionali. Questo è sempre più vero per il settore della ristorazione veloce e soprattutto per la ristorazione collettiva. I prodotti locali e i fast food di qualità sono molto apprezzati dai clienti. Per loro, la provenienza degli alimenti è da tempo uno dei fattori che determinano la scelta di un locale. Tuttavia, nella frenesia quotidiana e negli sfor zi per mantenere uno stretto contatto con i produttori locali, si dimentica spesso che le buone azioni che si fanno devono anche essere comunicate e fatte conoscere ai clienti. Sia quando ci si rapporta personalmente, sia sul sito web, sui social media e nelle newsletter: i temi dell’ecosostenibilità e della regionalità sono perfetti per lo storytelling, sono testimonianze che legano ancora di più i clienti all’esercizio. Quando ad esempio si presenta la contadina che fornisce la verdura, si crea una sensazione di credibilità e genuinità. Non per niente il proverbio dice: fai del bene e fallo sapere! La verdura viene direttamente dalla fattoria. Tutto sul nuovo Fast Food che si declina ora in Good Food da pagina 10 a 15

BEVI RESPONSABILMENTE. | Tanqueray-Feldschlösschen-Inserat-Durst-205x145mm-OK.indd 3 14.07.22 16:00 Salute! LIFE SPARKLES UNDER THE SUN CH E COS ’ È ROS SO E I N I M I TA B I L E ?

Piatto principale 13 fatto che il cibo sia preparato a mano e che la sostenibilità sia una priorità. Gjendrim Asllani: «Si fermano amangiare un hamburger, ma non percepiscono la nostra offerta come un fast food.» Per questo non è un problema far pagare un po’ di più rispetto al classico fast food. «Data la quantità di lavoro che abbiamo», dice l’appassionato ristoratore, «probabilmente potremmo anche fissare i prezzi un po’ più alti.» Gjendrim Asllani ha progetti di espansione e, grazie al suo concetto di hamburger sostenibile e di successo, ha già ricevuto una richiesta dagli Emirati Arabi Uniti. Il nativo di Interla- ken sarà attratto da luoghi lontani? Proprio no. È più probabile che apra un secondo ristorante a Interlaken. Hamburger, contorni di patate, insalatone: i piatti dell’«Asllanis Corner» sono considerati tipici da fast food. Ma spesso ci vuole un po’ di tempo prima che i clienti vengano serviti. A volte qualcuno si spazientisce e chiede informazioni. «Rispondiamo che prepariamo tutto da soli e che diamo molta importanza alla sostenibilità», dice Gjendrim Asllani. I clienti assistono entusiasti alla preparazione del pane e aspettano volentieri qualche minuto. In un fine settimana d’estate vengono ordinati circa 800 hamburger. Si può scegliere tra una dozzina di varietà, tra cui tre opzioni vegetariane e un nuovo steakburger con senape di Digione, che viene cotto a bassa temperatura e può essere ordinato anche a cottura media. Lo sforzo per preparare tutto da soli è notevole, dice Gjendrim Asllani: «Dalle 6 del mattino, i primi colleghi preparano le polpette di hamburger come anche le patate che saranno poi fritte (normali, rustiche e dolci) nell’area di produzione sotto il ristorante. Produciamo il pane al piano superiore, nella parte nuova del ristorante, in modo che i clienti possano guardare. Di recente abbiamo iniziato a offrire pane integrale e brezel.» Gjendrim Asllani ha radici albanesi e allo stesso tempo è originario di Interlaken: è nato qui ed è «felice di vivere nel posto più bello del mondo». Molti dei suoi dipendenti sono ex compagni di scuola, la squadra funziona come una famiglia. Per GjendrimAsllani è stato chiaro fin dall’inizio che anche gli ingredienti dei piatti «Fresco, fatto in casa e gustoso»: lo slogan è tutto un programma nell’hamburgeria «Asllanis Corner» di Interlaken, i clienti possono assistere alla cottura del pane. Anche tutti gli altri alimenti, tutti esclusivamente prodotti in Svizzera, sono preparati al momento. «L’impegno è notevole», afferma il titolare e gestore Gjendrim Asllani, «ma ne vale decisamente la pena.» Burger-Restaurant «Asllanis Corner» a Interlaken Preparati al momento e molto richiesti dovevano provenire possibilmente dalla zona: «Lavoriamo solo con prodotti svizzeri, la maggior parte dei quali proviene dalla regione.» In estate, tra i clienti ci sono molti turisti provenienti da tutto il mondo. «Gli indiani mangiano spesso cibo vegetariano, gli arabi ordinano soprattutto hamburger di manzo o pollo», spiega Gjendrim Asllani e aggiunge: «Per gli affari di tutto l’anno, anche i clienti locali sono estremamente importanti. Pertanto, è un grande vantaggio essere ben collegati al paese.» Non importa la provenienza, i clienti apprezzano il Gjendrim (a sinistra) e suo fratello Agron Asllani. «I nostri hamburger non sono percepiti come fast food dai clienti.» Gjendrim Asllani «Non mi andava di lavorare così tanto per gli altri», dice Gjendrim Asllani. Per questo motivo, dopo una formazione come chef e cameriere, all’età di 22 anni si è messo in proprio e ha aperto l’«Asllanis Corner» a Interlaken. Era il 2015. Oggi gestisce l’hamburgeria insieme alla moglie Luljeta e al fratello Agron Asllani, che hanno anch’essi completato il percorso formativo nella ristorazione. L’«Asllanis Corner» organizza anche banchetti. Al di fuori della stagione estiva, cibo e bevande vengono venduti anche da asporto e consegnati a domicilio. www.asllanis-corner.ch A S L L A N I S C ORNER

14 Piatto principale Come si mangia oggi Fonte: Food Report 2022 di Hanni Rützler Local Exotics I prodotti che prima erano considerati esotici vengono sempre più spesso coltivati localmente. Zenzero, curcuma e limoni sono disponibili anche dalla Svizzera e spesso da coltivazione biologica, con un’impronta di carbonio decisamente migliore. Trasparenza, qualità ed ecologia Un numero crescente di persone vuole sapere da dove provengono i prodotti alimentari e come sono stati coltivati. Buon cibo = buon umore Si diffonde sempre più la consapevolezza che il cibo ha una grande influenza sul nostro corpo, sulla nostra psiche e sulla nostra salute. A base vegetale La rivalutazione culinaria degli alimenti di origine vegetale è in pieno svolgimento. L’attenzione non è più rivolta all’imitazione dei prodotti animali, ma alla salute e alla forma fisica. Alternative vegane Il picco della veganizzazione e del Beyond Food non è ancora stato raggiunto. Nel repertorio culinario vi sono sempre più alternative vegane ai piatti tradizionali: il chili diventa il «chilli sin carne» e i köttbullar diventano i «kimchi». Nuovo Glocal L’aspetto locale sale nella scala dei valori. Non è il prezzo più basso, ma la disponibilità regionale a decidere se il cibo viene importato o meno. Hybrid Food Meet Food Cibo estetico Food pairing Chef in cucina Female Connoisseur Sensual Food Glocale Qualità Quotidiano Ecologia Produzione cibo Piacere Salute Nuovo glocal Brutal local Esotico local Urban Farming Cucina «fai da te» Ethic Food Fair Food Zero Waste Real omnivore Ethno Food Clean Food Ricette vegane Cibo circolare Veganmania Cell-cultured food New Cooking Free From Curated Food Customized Food Nutri Food Forced Health Spiritual Food Soft Health Infinite Food New Breakfast Snackification Giardinaggio gourmet Cibo di stagione Trasparenza Cibo locale Cibo rigenerativo Flexitariani Cibo a base vegetale Sano edonismo Veloce, ma buono

Piatto principale 15 Anche nel settore fast food, i prodotti locali sono una carta vincente Il kebab è un piatto malsano e unto del fast food turco, con carne importata a basso costo e ingredienti di bassa qualità. Sbagliatissimo! Pregiudizio! Il «doner kebab» è un piatto gourmet di alta qualità realizzato esclusivamente con ingredienti locali e prodotto in modo ecosostenibile. Questo vale sicuramente per il kebab con cui il «Lokal» ha fatto centro lo scorso autunno in occasione della Genusswoche (la «Settimana del gusto») di Basilea. Il successo è stato tale che la promozione del kebab sarà ripetuta alla Genusswoche di quest’anno (9–15 settembre). Solo ingredienti regionali Andrea Zwygart è la titolare di «Lokal». Ci spiega cosa c’è dentro questo kebab e da dove provengono gli ingredienti: «La carne proviene dalla fattoria Silberdistel a Holderbank, nel Can- ton Soletta, che vanta una macellazione molto rispettosa degli animali. Si tratta di carni di manzo e di capra.» «Lo spiedino viene preparato personalmente da Isik Hüssein. È il titolare di Ubeck Imbiss in Wettsteinplatz a Basilea.» «Il pane arabo è prodotto da Aziz Imbiss, l’esercizio proprio dietro l’angolo, che usa la farina del mulino regionale di Maisprach.» «Le verdure fresche per il ripieno sono fornite da produttori locali. Le arricchiamo con prodotti fermentati di Pure Taste di Basilea.» «Il tofu per il kebab vegetariano proviene dal produttore locale TUYU Tofu di Kleinbasel. Esther Lohri ha fondato il «Lokal» e lo ha gestito fino a un anno fa. L’attuale gestore è una donna con 30 anni di esperienza nel settore della vendita al dettaglio e della ristorazione. E trova molto soddisfacente la sua nuova attività. «Durante i due anni di pandemia, abbiamo avuto una grande crescita. Ora le vendite si stanno stabilizzando, ma sono più alte rispetto a prima della pandemia», precisa Andrea Zwygart. «Lokal» è un Questo kebab è una delizia locale Il negozietto nel quartiere di Kleinbasel si chiama «Lokal» (locale), e il suo nome è tutto un programma: tutti i prodotti provengono da produttori locali. Vengono utilizzati anche per preparare un meraviglioso kebab: un cibo veloce, certo, ma anche una delizia sostenibile per i buongustai. La titolare Andrea Zwygart è convinta: il concetto di «Lokal» avrebbe buone possibilità anche nella ristorazione. Isik Hüssein produce gli spiedini di Kebab-Spiesse artigianalmente. tipico negozietto di quartiere che vende esclusivamente prodotti della regione. Questi sono offerti a prezzi pari a prodotti simil bio nei supermercati. Il kebab gourmet si vende a dodici franchi: «Non è un grande affare», dice Andrea Zwygart, «ma serve a reclamizzare il nostro negozio.» Opportunità per la ristorazione fast-food Andrea Zwygart è convinta che il concetto possa avere successo anche nella ristorazione fast food. «La gente apprezza sempre più i prodotti locali e i piatti speciali, anche per pranzi veloci.» Per questo raccomanda ai ristoratori di intensificare la collaborazione con i produttori locali: «Il nostro successo si basa sul fatto che non abbiamo intermediari. Manteniamo un contatto diretto con circa 140 fornitori locali.» Sebbene questo comporti tanto lavoro amministrativo, è «molto soddisfacente» ed è ben accolto: «Se a febbraio non ci sono fragole e asparagi dalla regione, non è un problema per i clienti. Sono certa che ciò incontrerebbe la comprensione anche dei settori della ristorazione e dei fast food.» www.lokalfeldberg.ch Andrea Zwygart (XS) con la sua collega Selma Scheuss.

16 People & Entertainment «Nuovi tempi, nuovi concetti» A causa del coronavirus, il più grande festival di musica latina d’Europa ha dovuto essere rimandato negli ultimi due anni. Quest’estate, invece, si è tenuta la 25a edizione di «Caliente!» nei primi due fine settimana di luglio. Poiché la pianificazione è iniziata presto e si è dovuto tenere conto di eventuali misure anti-COVID, ci sono stati molti cambiamenti. Roger Furrer, fondatore e organizzatore di «Caliente!», racconta come è riuscito a far decollare per necessità un nuovo concetto con grandi potenzialità per il futuro. «Caliente!», il più grande festival latino d’Europa Non c’è possibilità di far meglio. La birra zurighese Hürlimann già 180 anni fa era così buona da non aver bisogno di miglioramenti. Questa lager, armoniosa e fruttata, è moderna, ma la tradizione e la nostalgia risuonano ad ogni sorso. Una birra come quando ragazzi e ragazze adolescenti si spostavano in sella ai loro motorini delle marche Puch, Ciao e Pony, provando un senso di libertà incomparabile. Il Hürlimann Töffli Tour: un giro in Annunciarsi ora e andare a tutto gas il 25 settembre Quest’anno, per la prima volta, «Caliente!» non è stato un grande festival di strada, ma si è limitato all’area della caserma. Come mai? Roger Furrer: Perché dovevamo iniziare presto con l’organizzazione e avevamo bisogno di sicurezza per pianificarlo. Questo «Caliente!» sarebbe stato possibile anche con la certificazione obbligatoria. Il passaggio dal grande festival di strada a un festival in un luogo chiuso è avvenuto per necessità, ma è stato un vero successo. I due sabati hanno registrato il tutto esaurito con 10000 biglietti venduti a serata, e anche i venerdì hanno visto la partecipazione di circa 9000 visitatori ciascuno. A proposito di biglietti venduti: per la prima l’ingresso a «Caliente!» era a pagamento… …e questa novità è stata accolta con grande comprensione dal pubblico. Con 20 franchi il sabato e 15 franchi il venerdì, il biglietto d’ingresso eramolto ragionevole, di fatto una sorta di contributo alle spese. Dopo tutto, abbiamo fatto arrivare 25 band internazionali e abbiamo offerto un festival di alto livello. Quest’anno, «Caliente!» non è stato un festival di strada con 350000 partecipanti, ma un festival culturale «Il pubblico era più piccolo, ma di qualità migliore.» Roger Furrer Fondatore e organizzatore di «Caliente!» con circa 40000 visitatori realmente interessati alla cultura latina. Gli appassionati di musica latina hanno potuto assistere a concerti di alto livello, come quello del gruppo newyorkese Flor de Toloache, detentore di un grammy, alla vecchia caserma. Il gran finale è stato offerto dai Che Sudaka di Barcellona con il loro spettacolo selvaggio e un mix di ska, rock e latino. Sì, abbiamo avuto un pubblico più piccolo, ma di qualità molto migliore. In passato, c’erano anche persone che venivano soprattutto per ubriacarsi. E quelli sono mancati, fortunatamente. Questo ha anche a che fare con il fatto che i minori di 18 anni non sono stati ammessi? Sì, anche questo ha avuto effetti positivi, e non abbiamo dovuto continuare a chiedere documenti di identità ai bar nella grande confusione. In passato, la polizia ha effettuato acquisti di prova con diciassettenni che sembravano avere 25 anni. Non abbiamo più avuto questo problema. A causa della minore affluenza di pubblico, il fatturato delle bevande è stato naturalmente inferiore rispetto al passato, ma questa volta non c’erano più scrocconi. Tutte le bevande sono state acquistate da noi e i prodotti del nostro partner Feldschlösschen non hanno lasciato nulla a desiderare. Con la San Miguel Fresca e la Superbock, c’erano anche due birre provenienti da paesi latini che si sposavano meravigliosamente con l’atmosfera. E un’altra cosa: il tempo magnifico, che non avrebbe potuto essere migliore in entrambi i fine settimaÈ giunto il momento di provare ancora una volta questa sensazione, di fare insieme un giro sui motorini e di godersi poi una Hürlimann bella fresca e una salsiccia grigliata. Segnatevi il 25 settembre, perché in questa data si svolgerà il primo «Hürlimann Töffli Tour». Il punto di partenza e di arrivo è l’ippodromo aperto di Oerlikon, che, al pari di Hürlimann e dei motorini, evoca sentimenti nostalgici per molti zurighesi. Ci si incontrerà tra le 10 e le 11

People & Entertainment 17 Alcuni scatti dal Caliente Latin Festival 2022. motorino per un divertimento nostalgico na. Né troppo caldo né troppo freddo: non abbiamo mai avuto un tempo così bello dal primo evento del 1995. Questo «Caliente!» è stato un successo. In futuro, puntate ancora a un festival di strada per le masse? No, perché un grande festival di strada con diverse centinaia di migliaia di persone in festa è quasi impossibile oggi a causa delle massicce restrizioni imposte dalle autorità. Ma siamo fortunati perché l’area della caserma è attualmente in fase di riqualificazione e vi sta nascendo il più grande prato nel mezzo di una città svizzera. Sulla base dell’esperienza di quest’anno, la prossima edizione di «Caliente!» si svolgerà di nuovo lì, ma su un’area più ampia. Possiamo dire che lei ha fatto virtù delle necessità imposte dal coronavirus e ha così creato un nuovo concetto di successo? Sì, è possibile. Oggigiorno, noi organizzatori di festival dobbiamo essere più flessibili e crea- tivi. In tempi novelli, si rendono necessari nuovi concetti per portare gli antichi successi nel futuro. www.caliente.ch del mattino. La partenza sul percorso suggerito (o su un altro) è individuale e a proprio rischio. A partire dalle ore 13:00, il DJ Beck in Black attenderà i partecipanti sulla pista all’aperto, insieme a salsicce alla griglia e birre Hürlimann. Ci saranno anche dei ciclisti su pista ad offrire un intrattenimento sportivo con diverse gare. Ognuno viene con il proprio motorino. Chi poi si concederà una birra Hürlimann di troppo, potrà lasciare il suo motorino sul parcheggio a Oerlikon e andare a riprenderselo lunedì – a testa sobria. Vi interessa? L’esperienza costa solo 25 franchi. Incluso nel prezzo sono, a fine giro, una birra o una bibita, una salsiccia e un piccolo souvenir. E poi, fare un giro nostalgico rende doppiamente felici: un giro sul motorino, e poi un giro di birra. Gli organizzatori attendono la vostra partecipazione. www.huerlimann.ch Annunciarsi, partecipare il 25 settembre e divertirsi un sacco. Annunciarsi per il Hürliman Töffli Tour

People & Entertainment 19 Una birra con Thomas Schneider e Salvatore Lagrotteria Da molti anni siete a caccia di nuove birre. È diventato più facile trovarne di interessanti? Thomas Schneider: Oh sì, grazie agli americani, che creano sempre nuove tendenze, la varietà di birre oggi è enorme. I birrai americani hanno scavato nella storia e hanno dato una nuova direzione a vecchi stili di birra, come la Berliner Weisse o la Gose. Con i luppoli migliori, sono riusciti a dare un tocco nuovo a molte birre. Nel farlo, hanno spinto i limiti e hanno persino prodotto delle Stout con il 15 o il 16% di volume. Inoltre, ogni birrificio statunitense dispone di diverse botti di whisky e bourbon, in cui la birra può maturare. La tendenza delle birre artigianali è passata rapidamente dagli USA all’Europa ed è arrivata fino a noi… Salvatore Lagrotteria: …e ha ridato vita al desiderio di produrre birra, alla diversità e alla forza innovativa. I grandi birrifici hanno anche iniziato a lanciare nuovi stili di birra, come le Pale Ale. Thomas Schneider: Anche nel settore delle Lager ci sono molte novità interessanti, con i produttori svizzeri che tendono a prediligere una dolcezza e a una maltosità fortemente accentuate nelle birre a bassa fermentazione. E anche le esigenze come quelle dei prodotti senz’alcool e senza glutine confluiscono nelle nuove birre. Siete anche a caccia di birre analcoliche? Thomas Schneider: Certo! Anche le birre mischiate a gazzose o altro ci interessano. Ma torniamo un attimo agli Stati Uniti: siamo stati di recente a Denver, la città che sta duellando con Portland per il titolo di capitale della birra d’America e, quindi, anche del mondo. A Denver ci sono circa sessanta birrifici in una sola città, lo stesso a Boston. Ci siamo chiesti come facciano a sopravvivere tutti. E che risposta avete trovato? Salvatore Lagrotteria: A Boston abbiamo avuto un’illuminazione: la maggior parte dei birrifici lì sono anche pub o ristoranti. Le persone si incontrano lì per cene, per buffet – e tutti bevono una o più birre, vogliono provare nuove birre e scambiano le loro impressioni. In Svizzera le abitudini di consumo sono più conservatrici. La gente è orgogliosa della birra della regione, ma è meno propensa alle novità rispetto agli americani. Sembra un segno della società odierna… Salvatore Lagrotteria: In effetti, gli americani vogliono sempre creare qualcosa di nuovo, mostrarsi creativi. Apple è un buon esempio. Oppure Starbucks. Negli ultimi decenni gli americani hanno rivoluzionato non solo il mercato della birra, ma anche quello del caffè. In Europa e in Svizzera, invece, le persone hanno spesso paura di cambiare e di osare qualcosa di nuovo. Preferiscono attenersi a ciò che è già stato sperimentato. «Gli americani creano nuove tendenze» Thomas Schneider ha già provato 36500 birre diverse ed è conosciuto nella scena internazionale dei Beer Hunter con lo pseudonimo di «ttt»: Thom the Tank! SETE lo ha incontrato insieme al suo collega Salvatore Lagrotteria, a sua volta «cacciatore di birre» appassionato. Ben presto è emerso che i due sono da sempre attirati dagli USA. Una conversazione sulla birra, ma anche sulle differenze culturali, sulla voglia di novità e sulla protezione dei valori tradizionali. Thomas Schneider e Salvatore Lagrotteria fanno parte della scena dei Beer Hunter. Il loro obiettivo è quello di scoprire il maggior numero possibile di birre. Thomas Schneider è un addetto alla logistica dei giornali presso la Posta Svizzera e si dedica a questo hobby dal 1987. Ha già assaggiato 36500 birre. Questo lo rende il numero uno in Svizzera – nessuno al mondo ha bevuto tante birre svizzere come lui. Salvatore Lagrotteria, responsabile IT e sommelier birraio qualificato, si è aggiunto in seguito e attualmente vanta circa 14000 birre. Il record mondiale, detenuto da un danese, si aggira intorno alle 70000 birre. BE ER HUN T ER S Thomas Schneider (a sinistra) e Salvatore Lagrotteria. Thomas Schneider: Ma come già detto: grazie alla tendenza della birra artigianale, arrivata in Svizzera dagli Stati Uniti molti anni fa, molte cose sono cambiate in meglio anche in questo Paese. Per finire, parliamo brevemente anche dei Beer Hunter. Chi siete e cosa fate? Thomas Schneider: Ci incontriamo regolarmente, anche presso il datore di lavoro di Salvatore a Zurigo, dove abbiamo un bello spazio, il nostro «santuario della birra», come lo chiamiamo noi. Da aprile a ottobre partecipo quasi ogni fine settimana a dei festival della birra, la maggior parte dei quali in Svizzera, ma anche all'estero. Salvatore Lagrotteria: Per noi, la birra è onnipresente. Ciò che mi affascina è che nella scena della birra si incontrano molte persone interessanti provenienti da altre professioni – e ci sono anche molte donne. La birra è una bevanda molto adatta alla socialità e la scena della birra è pacifica. Non ho visto una sola rissa a un festival della birra.

People & Entertainment 21 Tre esperienze per gruppi di cinque persone Voleva creare la migliore birra possibile. Ecco perché il giovane Theophil Roniger ha vagabondato per lunghi anni, durante i quali ha impa- rato il mestiere di birraio dalle basi. Tornato a Rheinfelden, l’8 febbraio 1876 produce la sua prima birra, ponendo così la prima pietra di una storia di successo. Chi visita la nuova Escape Room al castello di Rheinfelden si lancia in un’avventurosa ricerca di tracce del pioniere della birra e padre fondatore di Feldschlösschen. Per circa un’ora, l’obiettivo è trovare indizi e risolvere tutti gli enigmi legati alla ricerca della migliore ricetta di birra possibile da parte di Theophil Roniger durante i suoi anni di vagabondaggio. Risolvete il quiz di questa pagina e, con un po’ di fortuna, potrete presto provare il brivido di una Escape Room. In palio ci sono tre entrate per cinque persone ciascuna. www.brauwelt.ch In palio nel concorso: Avete letto attentamente questo numero di SETE? Allora il quiz in questa pagina sarà un gioco da ragazzi. Le lettere corrispondenti alle sei risposte corrette forniranno la soluzione. 1. Una domanda facile per iniziare: Come si chiama il padre fondatore di Feldschlösschen? A Theodor Feldschlösschen E Theophil Roniger B Theopald Braumann 2. E come si chiama il più grande festival di musica latina d’Europa che si tiene a Zurigo dal 1998? S Caliente L Ambiente O Latinente 3. Una birra porta il nome dell’anno di fondazione di Feldschlösschen. Come si chiama? S Feldschlösschen 1776 C Feldschlösschen 1876 T Feldschlösschen 1976 4. Il Negroni è un cocktail classico. Da dove proviene il suo nome? H dal re Alfonso Negroni E dalla duchessa Camilla Negroni A dal conte Camillo Negroni 5. Quale tipo di veicoli Feldschlösschen ha acquisito nel 2021, creando la più grande flotta in Svizzera? P camion elettrici N furgoni ibridi V monopattini all’idrogeno 6. E infine, una domanda facile: dove si trova l’Escape Room di Feldschlösschen? A a Rhonefelden E a Rheinfelden U a Emmenfelden Soluzione: ______ Inviate la soluzione e i vostri dati di contatto (nome, cognome, numero di telefono e nome dell’esercizio) via e-mail a durst@fgg.ch. Termine ultimo di spedizione: 10 settembre 2022 Hanno vinto due biglietti giornalieri ciascuno (sabato o domenica) per la Festa federale di lotta svizzera e giochi alpestri di Pratteln: BeatriceStuder (trattoria Sonne, Niederbuchsiten), Sven e Hans Kistler (osteria Bären, Bözen) e la famiglia Stiassny (albergo-ristorante Holiday, Thun). Congratulazioni! I V I NC I T OR I D I L UG L I O 2 0 2 2 Brividi nella nuova Escape Room Theophil Roniger nei suoi anni di apprendimento.

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